L’arrivo di un cucciolo in casa è un’esperienza bellissima. Ovviamente però, ci sono domande ed interrogativi che dobbiamo porci.

INSEGNARE AL CUCCIOLO A SPORCARE FUORI

Generalmente, se nelle prime fasi dell’educazione del cucciolo non vengono commessi grossi errori, il cucciolo dovrebbe imparare a sporcare fuori entro i 3 o 4 mesi dall’arrivo nella nuova famiglia. In natura è l’istinto che porta il cucciolo a sporcare lontano dal luogo dove dorme o mangia, sia per motivi  di prevenzione di malattia, sia di semplice e pra sopravvivenza.

Ciàò che fa “saltare” il meccanismo dettato dall’istinto, come sempre, sono i nostri errori, anche se commessi in buona fede, basati spesso su luoghi comuni: per punire il cane bisogna colpirlo col giornale, bisogna strofinargli il muso nella pipì e via dicendo. Il cucciolo ha fatto pipì in un luogo dove,nonostante i nostri forzi per pulire, l’odore persiste e lo induce a ripetere il comportamento. Bisogna tenere presente che l’olfatto del cane è molto più sviluppato del nostro, quindi ad esempio, nel caso di tappeti, il tessuto conserva quanto basta per stimolare il piccolo. Se invece parliamo di pavimenti, un detergente contenente ammoniaca (il cui odore ricorda l’urina) favorirà un effetto contrario, inducendo il cucciolo a persistere, malgrado i divieti, nel comportamento scorretto. In base alla mia esperienza personale posso affermare che anche i repellenti che troviamo in commercio, non hanno quasi mai l’effetto desiderato, in quanto è quasi impossibile ingannare l’olfatto di un cane. La cosa migliore è pulire con prodotti a base acida (aceto, limone..). 

Se sgridate il cucciolo quando urina nel posto sbagliato, tenderà a non sporcare più in presenza del proprietario, ma di nascosto o quando è solo. L’unico effetto di questo metodo punitivo è quello di intimorirlo. Quest’ultimo collegherà la punizione alla presenza del padrone, e non certamente al fatto di aver sporcato in luoghi sbagliati.

Il comportamento corretto da adottare è osservare attentamente il nostro cucciolo dopo che ha mangiato e bevuto, dopo che ha dormito e dopo che ha giocato: sono questi, infatti, i momenti in cui è probabile che sporchi. A questo punto dovremo accompagnare il piccolo nel luogo dove vogliamo che sporchi e ricompensarlo quando ha fatto i suoi bisogni. In nostra assenza, poi, almeno all’inizio, impediremo al piccolo l’accesso a luoghi con tappeti o quant’altro possa stimolarlo particolarmente. 

 

IL CUCCIOLO E LA PRIMA NOTTE NELLA NUOVA CASA

Il secondo scoglio che ci troviamo di fronte è abituarlo a dormire da solo. Dobbiamo tenere presente che il cucciolo è stato allontanato all’improvviso dal suo ambiente e dalla compagnia della madre e dei fratellini, quindi è probabile che inizialmente ne risentirà. E’ possibile che abbai, che pianga, si lamenti e che distrugga la sua cuccia nuova...ed è più che normale.  I cuccioli in allevamento dormono addosso gli uni agli altri per mantenere il calore, ma anche per rinsaldare il contatto sociale, importantissimo per un animale di branco. Per tutte queste ragioni, è naturale che il piccolo desideri dormire accanto a noi, e che pianga e si lamenti se isolato. Per le prime notti possiamo farlo dormire nella nostra camera, in un angolo, ignorandolo se dovesse lamentarsi. È importantissimo non coccolarlo, né sgridarlo quando si lamenta, o peggio ancora portarlo a letto con noi. A mano a mano che le notti passano allontaniamo da noi la cuccia con il piccolo, fino ad arrivare a farlo dormire in un’anticamera o in una stanzetta di disimpegno, in modo che percepisca la nostra presenza senza stare troppo attaccato a noi. Un altro metodo efficace è quello di mettere il cucciolo in un trasportino apposito, ma questo potrebbe essere uno step successivo.

 

IL CUCCIOLO E LA SEPARAZIONE DAL PADRONE

Ancora a proposito dei primi giorni, ricordiamo che è importante abituare gradualmente il cucciolo alle nostre assenze, per limitare al minimo lo stress da “abbandono”, visto che lui non sa che torneremo a casa. Questo ci permetterà di poterci assentare per qualche ora senza che ci distrugga la casa. Fin dal primo giorno, allora, programmiamo di lasciare il cucciolo a casa per un po’, tenendolo in uno spazio ristretto (ad esempio un recintino con acqua a disposizione e la sua cuccia) iniziando con dieci minuti, per poi aumentare progressivamente. Gli lasceremo anche dei giochi (io consiglio il Kong) e magari una vecchia felpa con il nostro odore. La chiave del successo di questa tecnica sta nel restare indifferenti sia al momento di uscire che nel rientrare (sia che il piccolo sia stato tranquillo, sia che abbia fatto danni) in modo da non metterlo in agitazione.